domenica 14 febbraio 2016

Le piante più velenose per i nostri animali

Amare i nostri animali vuol dire anche preoccuparci di quello che potrebbero ingoiare accidentalmente. Alcune piante sono veramente molto velenose. Qui di seguito le piante da cui dobbiamo stare molto in guardia.

  • Ricino (Ricinus communis): tossica sia per cani e sia per gatti. Sono dannosi sia i semi che l’intera pianta (contiene ricino, sostanza che inibisce la sintesi proteica). Fra i sintomi ci sono: irritazione locale, difficoltà respiratorie, vomito, diarrea, disidratazione, incoordinazione motoria, insufficienza renale, coma e morte
  • Caladio (Araceae): tossico per cani e gatti. E’ tossica tutta la pianta (contiene ossalato di calcio). Fra i sintomi abbiamo: irritazione locale, difficoltà di deglutizione, vomito, scialorrea, difficoltà respiratorie
  • Giglio e Emerocallide (Lilum e Hemerocallis): tossico per il gatto. E’ tossica tutta la pianta. Fra i sintomi abbiamo: anoressia, vomito, letargia, depressione, diarrea, disidratazione, insufficienza renale e morte
  • Dieffenbachia (Araceae): tossica per cani e gatti. E’ tossica tutta la pianta. Fra i sintomi abbiamo: irritazione locale, scialorrea, vomito, difficoltà di deglutizione, difficoltà di respirazione
  • Abro (Abrus precatorium): tossico per cani e gatti. Sono tossici i semi. Fra i sintomi abbiamo: grave vomito, diarrea, febbre, tremori, tachicardia, shock e morte
  • Erba cornetta (Delphinium consolida o Consolida regalis): tossica per cani e gatti. E’ tossica la pianta giovane. Fra i sintomi abbiamo: stipsi, tremori muscolari, coliche, scialorrea, rigidità muscolare, debolezza, paralisi respiratoria, insufficienza cardiaca e morte
  • Digitale purpurea (Digitalis purpurea): tossica per cani e gatti. Sono tossiche le foglie. Fra i sintomi abbiamo: vomito, debolezza, diarrea, aritmie cardiache, insufficienza cardiaca e morte
  • Colchico d’autunno (Colchicum autumnale): tossico per cani e gatti. E’ tossica l’intera pianta. Fra i sintomi abbiamo: irritazione locale, vomito con sangue, scialorrea, diarrea, soppressione midollare, danno multi-organo e morte
  • Palma nana (Cycas revoluta): tossica per cani e gatti. Sono tossici sia i semi che l’intera pianta. Fra i sintomi abbiamo: vomito, letargia, melena, ittero, ecchimosi, coagulopatia, gastrite emorragica, insufficienza epatica e morte
  • Robinia o acacia (Robinia pseudocacia): tossica per cani e gatti. Sono tossici i germogli, l’intera pianta e la corteccia. Fra i sintomi abbiamo: nausea, debolezza, depressione del sensorio, insufficienza renale e morte
  • Tasso (Taxus bacata): tossico per cani e gatti. Sono tossici semi, foglie e corteccia. Fra i sintomi abbiamo: morte improvvisa, dispnea, convulsioni, tremori muscolari, difficoltà respiratorie e insufficienza cardiaca
  • Oleandro (Nerium oleander): tossico per cani e gatti. Sono tossiche le foglie e l’intera pianta. Fra i sintomi abbiamo: coliche, diarrea, tremori muscolari, decubito, difficoltà respiratorie, insufficienza cardiaca e morte
Cerchiamo di salvaguardare i nostri piccoli amici, loro purtroppo non sanno quanti pericoli si nascondono tra le piante. Gli animali ci amano, noi li amiamo molto ma non sempre siamo attenti.

martedì 9 febbraio 2016

I sette cibi da non dare assolutamente al tuo cane

I sette cibi da non dare assolutamente al tuo cane


Alcolici
1) ALCOLICI, CAFFE’ E TE’ – Naturalmente il cane non beve alcolici, in caso d’ingestione, potrebbe arrivare al coma e infine alla morte. Il luppolo, per esempio, causa convulsioni e decesso. Caffè e tè sono molto pericolosi per un cane, causano vomito e diarrea, e in dosi elevate possono far aumentare la frequenza cardiaca fino al provocare l’arresto del cuore, convulsioni e morte.
Onions and garlic isolated on white, macro close up with copy-space, copy space.
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2) AVOCADO, CIPOLLA E AGLIO – La maggior parte della frutta e della verdura è salutare per gli esseri umani così come per i cani, ma un frutto come per esempio l’avocado può causare vomito e diarrea. La cipolla e l’aglio si possono dare in dosi piccolissime ma in dosi eccessive possono provocare anemia. Semi di albero da frutto come la mela e, albicocche e pesche possono provocare ostruzioni intestinali. I funghi sono tossici per i cani. Uva e ribes generano insufficienza renale.
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3) SALUMI – Alcuni salumi, come il tacchino con la pelle, sono ricchi di grassi e possono causare pancreatite. Una quantità eccessiva di pesce provoca una carenza di tiamina, che nei casi più gravi è fatale.
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4) LATTE E ALBUME D’UOVO- Alcuni cani non tollerano il latte e i formaggi: in caso d’ingestione possono verificarsi episodi di vomito e diarrea.
L’albume è tollerato ma non in quantità elevate, può determinare mancanze proteiche.
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5) CIOCCOLATO – Gli alimenti zuccherati possono causare aumento di peso, diabete e disturbi dentali. Paste lievitate possono produrre gas nello stomaco. Il gonfiore cagiona all’animale ostruzione intestinale, dolore e ferite da defecazione. Il cioccolato contiene caffeina e teobromina. Il grado di tossicità dipende dalla dose e dal tipo di cioccolato: quello al latte contiene meno composti tossici di quello fondente. Il cioccolato bianco contiene poco cacao è di conseguenza sviluppa una scarsa tossicità, porta a disfunzioni cardiache e può causare l’infarto.
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6) DOLCIFICANTI E SALE – Il dolcificante ha effetti del tipo vomito e debolezza fino al più grave di tutti: il collasso. Con dosi elevate si rischia l’insufficienza epatica.
Il sale è causa di perdita di liquidi dall’intestino, insufficienza renale, colpi di caldo, febbre e ustioni.
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7) GLI AVANZI DELLE NOSTRE TAVOLE –
 Non dobbiamo dare i nostri avanzi al nostro amico peloso, “Fido” sembra felice nel ricevere un “premio” ma attenzione! Ossa di carne cotta possono frantumarsi e causare ferite al tratto digestivo.
Cibo avariato, così come spazzatura, contengono tossine che inizialmente si manifestano con disturbi digestivi ma che poi vanno a colpire diversi organi del nostro amico.

lunedì 8 febbraio 2016

Addestramento Cani

“Il cane è il migliore amico dell’uomo”. Una frase spesso abusata, ma che esprime una grande verità: molto spesso, infatti, vengono date notizie in merito a cani che salvano i loro padroni da pericoli imminenti, incendi, furti, addirittura infarti ed altre situazioni molto pericolose. 

L’affetto che un cane è in grado di dare all’uomo è infinito ed incondizionato: questo (ma non solo questo naturalmente) è uno dei motivi per cui, se si sceglie di adottare un cane, bisogna essere consapevoli e pronti a sostenerlo e supportarlo in tutto il percorso di vita che farà con noi, standogli vicino anche nelle possibili malattie e sofferenze.

n cane che si sente amato è sicuramente un cane felice, sano e vitale, che non mancherà di ripagarci con le attenzioni e l’affetto che meritiamo. 

Per capire quale sia il comportamento giusto da adottare con un animale sensibile come un cane, è bene chiarire prima di tutto che non esistono cani aggressivi, ma esistono solo persone che, con atteggiamenti a loro volta aggressivi o troppo rudi, possono mettere a dura prova l’equilibrio psico-fisico dell’animale. 

Anche essere eccessivamente condiscendenti può essere un forte freno educativo: bisogna infatti essere consapevoli dell’intelligenza del cane in ogni occasione e non sottovalutare questo aspetto.

Come addestrare un cane adulto o cucciolo?

Educare il cuccioloIl primo modo per educare, addestrare e addomesticare correttamente un cane adulto o un cucciolo consiste nel diventare un punto di riferimento, di cui il cane dovrà avere fiducia e sentirsi sicuro e gratificato: essere la persona più importante per il nostro cane significa sapersi porre nel modo corretto senza essere aggressivi e senza maltrattarlo o sgridarlo.Provaci anche tu, inizia cliccando qui! 

Esistono poi dei cani che sono tendenzialmente meno avvezzi all’educazione (adottati da situazioni complicate): per questi animali – che spesso hanno avuto un passato difficile e che quindi non riescono ad avere piena fiducia dell’uomo – occorre un impegno più grande, come per esempio una scuola di educazione cinofila o l’aiuto di un comportamentalista. 

Un educatore cinofilo è infatti una persona piena di risorse, che sarà certamente in grado di aiutare il cane a vivere in completa serenità sia con gli altri animali, sia con le persone (membri della famiglia o estranei): a questo proposito dobbiamo però ricordare che un cane, se adottato sin da piccolo, può essere educato con maggiore facilità, partendo dal contesto familiare e dalla quotidianità di tutti i giorni. 

Uno dei metodi più utilizzati e di maggior successo a questo proposito è il rinforzo positivo: esso consiste nel premiare il cane con un bocconcino ogni qualvolta l’animale compie, di sua iniziativa, un’azione attesa. Questo è un metodo educativo molto interessante, che può essere utilizzato, con discreto successo, da chiunque, senza particolari problemi.

Quando iniziare ad educare il cucciolo?

L’educazione alla casa (quindi bisogni, spazi, limiti e convivenza/socializzazione) può iniziare fin dal primo giorno in cui il cucciolo è in casa con noi, si presume in un’età di circa due/tre mesi.

Riguardo i comandi base invece il discorso è soggettivo in quanto alcuni cuccioli riescono ad apprendere prima di altri, un po’ come funziona per noi umani. La cosa migliore da fare è provare a insegnare al cane un comando base come il vieni oppure il seduto e vedere se risponde abbastanza bene agli stimoli oppure tende a distrarsi giocando. 

Se tende a distrarsi fin da subito dovremo portare pazienza e riprovare dopo alcune settimane, altrimenti possiamo iniziare subito. In definitiva quindi non c’è un’età precisa in cui iniziare ad educare un cucciolo, ma è da valutare caso per caso. Facendo una media l’età adatta all’insegnamento potrebbe aggirarsi al terzo mese di età.